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Amplificatore
Amplificatore finale in grado di erogare fino a 70 watt musicali su 4 Ω. Il cuore dell’amplificatore è costituito dall’integrato TDA1562, che contiene uno stadio finale in classe H, uno stadio differenziale di preamplificazione e tutta una logica di controllo e protezione da clipping, sovratemperatura, nonché di limitazione della corrente massima d’uscita. Oltre a poter essere utilizzato come stadio booster per un’autoradio, può anche essere impiegato come amplificatore di potenza per uso domestico. È in grado di erogare in regime continuativo una potenza efficace dell’ordine di una ventina di watt a un altoparlante da 4 ohm; in presenza di picchi del livello del segnale d’ingresso, può accompagnare l’incremento erogando potenze istantanee fino a 70 watt! La potenza extra erogabile dipende dalla durata del picco, nel senso che tanto più si allunga l’intervallo corrispondente, tanto minore è la potenza di picco che il circuito può fornire. Il kit comprende tutti i componenti, le minuterie ed il dissipatore. Non è compreso il contenitore che può essere richiesto separatamente (cod. G304). |
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CARATTERISTICHE DI UN AMPLIFICATORE CLASSE H
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La classe H nasce principalmente con lo scopo di ridurre la dissipazione di potenza sui transistor finali rispetto a quanto avviene in un tradizionale stadio in classe AB, quindi le dimensioni dei dissipatori e dell’alimentatore; allo scopo, uno stadio in classe H ha tipicamente due tensioni di alimentazione: una bassa (VL) corrispondente al funzionamento continuo ed una più alta (VH) che serve in presenza di picchi che richiedano l’erogazione di potenze più elevate di quelle in regime continuo. In condizioni normali il finale lavora alimentato dalla tensione più bassa (VL) e funziona esattamente in classe AB. La tensione VH entra in gioco nel momento in cui sono presenti dei passaggi sonori di maggiore intensità, dove la sola VL non sarebbe sufficiente ad accompagnare tutta la dinamica del brano musicale. Terminato il picco, lo stadio tornerà ad operare con la tensione VL. Il vantaggio è evidente se si pensa che mediamente un tipico brano musicale presenta segnali d’ampiezza molto contenuti rispetto agli occasionali valori di picco (tra i picchi e il livello medio dell’audio ci sono anche 15÷20 dB di differenza) che si possono verificare a causa, ad esempio, di un colpo di batteria o di un pieno d’orchestra. Pertanto, a pari potenza di picco, uno stadio in classe H si troverà a lavorare per la maggior parte del tempo con una tensione molto
più bassa rispetto ad uno stadio equivalente in classe AB. La conseguenza è che la dissipazione di potenza media di uno stadio in classe H risulterà inferiore rispetto un classe AB. Chiaramente esistono delle implicazioni: infatti durante le fasi di commutazione tra le due tensioni d’alimentazione si generano delle armoniche che, in qualche misura, finiscono sull’altoparlante. Ciò significa che uno stadio in classe H distorce in maniera maggiore rispetto un classe AB; comunque sia, i costanti sviluppi tecnologici hanno permesso di minimizzare questo problema e le caratteristiche di distorsione di uno stadio in classe H si avvicinano molto a quelle di un amplificatore tradizionale. |
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