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Breakout board che realizza l’interfacciamento tra una linea seriale TTL (per esempio l’uscita di un UART discreto o integrato in un microcontrollore) ed un bus RS485, seriale anch’esso, però a linea bilanciata composta da due fili rispetto a massa, invece che sbilanciata (un conduttore riferito a massa) come è nella classica seriale TTL
Breakout board che realizza l’interfacciamento tra una linea seriale TTL (per esempio l’uscita di un UART discreto o integrato in un microcontrollore) ed un bus RS485, seriale anch’esso, però a linea bilanciata composta da due fili rispetto a massa, invece che sbilanciata (un conduttore riferito a massa) come è nella classica seriale TTL. Per la conversione TTL/RS485 e viceversa viene utilizzato un transceiver integrato ST485BDR prodotto dalla ST in contenitore SO-8 (una sorta di dip 4+4 piedini per SMD). I fili della linea RS485 corrispondono ai piedini A (piedino 7) e B (piedino 6) e fanno capo, sulla breakout board, ai contatti omonimi. Per offrire la massima versatilità, tutte le linee (alimentazione, RX, TX, RTS della seriale TTL, A e B dell’RS485) sono disponibili sia in piazzole sui bordi del circuito stampato, sia su pin-strip per l’inserimento su altre schede. Completa il circuito, il solito LD1, che indica, accendendosi, la presenza dell’alimentazione (è a 5 volt perché l’integrato funziona ad alimentazione singola, appunto, di 5 volt); non manca un condensatore ceramico (C1) che filtra la linea dell’alimentazione. Dimensioni (mm): 22×22. Clicca qui per leggere l'articolo completo presentato sulla rivista Elettronica In |
RS485
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La RS485 è una linea di comunicazione dati in simplex destinata ad ambienti molto rumorosi (sul piano elettrico) e a coprire lunghe distanze: fino a 1,2 km. Le prestazioni in fatto di immunità al rumore elettrico e della conseguente possibilità di coprire grandi distanze, si devono al funzionamento a loop di corrente e all’ampiezza della tensione del segnale dati che caratterizzano l’RS485, i cui driver (stadi trasmettitori) producono sui due fili una tensione differenziale rispetto a massa, quindi a parità di tensione di alimentazione, l’ampiezza è doppia rispetto a quella ottenibile da una linea sbilanciata. Bilanciata significa che la linea vede, ad ogni impulso, due tensioni di pari ampiezza ma polarità opposta sui fili (A e B) della linea RS485, il che permette, nel ricevitore, di utilizzare un amplificatore differenziale per sommare algebricamente i segnali abbattendo, in teoria, il disturbo. Infatti, collegando i due fili di segnale uno all’ingresso invertente e l’altro al non-invertente di un differenziale (ad esempio un amplificatore operazionale configurato come comparatore di tensione) i segnali vengono sommati algebricamente, quindi quando il primo ingresso è negativo e il secondo positivo l’uscita è negativa (o a zero logico) mentre con la situazione opposta in uscita si ottiene il livello logico alto. Il rumore captato dai fili, che si suppone di pari ampiezza su A e B, teoricamente viene annullato, perché quello che entra dall’ingresso non-invertente viene compensato con quello che arriva sull’invertente. L’RS485 è un bus in quanto è possibile collegare in parallelo ai fili della linea più dispositivi, l’ultimo (il più distante) dei quali deve essere terminato con un resistore da 120 ohm posto tra A e B. Il data-rate consentito dalla RS485 è di ben 35 Mbit/s fino a 10 m di distanza e di 100 kbit/s a 1.200 m. |
Le Breakout board
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Le breakout board sono schede di prototipazione contenenti il componente interessato già saldato, le cui connessioni sono portate all’esterno delle basette su connessioni facilmente utilizzabili per passo e terminazione; generalmente i collegamenti sono piazzole a passo 2,54 mm, come quelle dei classici integrati DIP. Per facilitare chi vorrebbe utilizzare componentistica SMD ma non ha i mezzi o le qualità per saldarla, sono stati identificati un certo numero di integrati (comprendenti sensori, alimentatori switching, caricabatterie, amplificatori lineari ecc.), e montati su basette pronte all’uso. Queste breakout board sono sia un ausilio per chi desidera avere già pronto in un formato “tradizionale” il meglio dell’elettronica SMD, sia per chi -pur riuscendo a lavorare con componenti SMD- necessita di avere tali componenti disponibili su schede di prototipazione per applicarle a circuiti esistenti e fare prove, ovvero per realizzare prototipi che integrino le funzioni dei relativi integrati, prima di realizzare il circuito stampato definitivo di un’apparecchiatura. |
Documentazione Tecnica | |
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