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La sfida dell’accumulo energetico
Siamo in piena estate e, ancora una volta, possiamo provare direttamente sulla nostra pelle lโenergia che ogni giorno il Sole regala alla Terra. Non che dโinverno tale energia sia inferiore o manchi, semplicemente viene percepita meglio in questa stagione. Se per ipotesi riuscissimo a catturare tutta lโenergia che il Sole ci dona, basterebbero pochi minuti per soddisfare i consumi energetici del nostro pianeta. Unโenergia pulita che abbiamo imparato a catturare, trasformandola direttamente in elettricitร grazie ai pannelli fotovoltaici e ai sistemi termodinamici, oppure sfruttando i venti e le maree che sono la conseguenza dellโirraggiamento solare.
Unโenergia che, ormai, siamo in grado di catturare a costi accettabili e che, in alcuni Paesi e in determinate giornate, supera il fabbisogno complessivo di quella nazione: sono cronaca quotidiana le notizie di questo tipo che riguardano Danimarca, Portogallo o Germania. Energia che perรฒ non siamo ancora in grado di stoccare in maniera economica e, soprattutto, nella quantitร necessaria per liberarci finalmente, almeno per la produzione di elettricitร , dalla dipendenza dei combustibili fossili. Oltre tutto i sistemi di accumulo devono tenere conto della corsa allโelettrificazione in atto in numerosi campi, in primis in quello della mobilitร , con milioni di auto, camion e bus a trazione elettrica che stanno per invadere le nostre strade e che รจ giusto che vengano alimentati con lโelettricitร proveniente da fonti rinnovabili.
Gli attuali sistemi per lo stoccaggio energetico vanno dalle batterie con differenti tecnologie (litio, sale, sodio, nichel, ecc.) agli impianti idroelettrici a ciclo chiuso con stazioni di pompaggio, alla produzione di idrogeno, ai sistemi ad aria compressa e ai piccoli sistemi di accumulo domestici che sfruttano le reti intelligenti (e che in futuro includeranno anche le batterie delle auto collegate alle centraline di ricarica).
Risolto il problema tecnologico e produttivo della generazione di energia da fonti rinnovabili, la sfida per un definitivo superamento dellโera dei combustibili fossili passa proprio dai sistemi di accumulo sui quali รจ necessario spostare lโattenzione. Sistemi di accumulo che non necessariamente debbono essere di grandi dimensioni, e che possono essere piรน piccoli, condivisi e soprattutto piรน smart.
Unโopportunitร , dunque, anche per le start-up e le piccole imprese del nostro Paese, la Patria di Alessandro Volta, di Guglielmo Marconi e di tanti altri scienziati e innovatori che hanno contribuito al progresso dellโumanitร . Un recente esempio di come si possa essere innovativi in questo campo, anche se non si ha alle spalle una multinazionale, รจ il progetto Bettery dellโUniversitร di Bologna, una nuova batteria che utilizza la tecnologia litio-ossigeno a flusso, economica, con elevata capacitร di accumulo, e che puรฒ essere ricaricata in pochi secondi semplicemente sostituendo il fluido scarico. Ecco, mentre ricaricate il corpo e lo spirito al sole estivo, provate a pensare anche ad altri sistemi di ricarica e accumulo.
Buone vacanze!
Arsenio Spadoni
Sommario
Allarme LoRa per porte e finestre | |
Realizziamo un allarme che avvisa dellโapertura di porte e finestre anche a notevole distanza, utilizzando un TX palmare LoRa modificato. |
Sensore di presenza a microonde | |
Rileva persone ferme o in movimento come farebbe un P.I.R, ma riesce a farlo anche dietro porte e pareti sottili, sfruttando lโeffetto doppler. |
Fishino REV. 2 | |
Le nostre board Fishino si evolvono, acquisendo nuove caratteristiche e funzionalitร interessanti. Il rinnovamento parte dalla UNO e dalla MEGA, di cui vi spiegheremo cosa รจ cambiato. |
JTAG, lo standard | |
Conosciamo lโinterfaccia piรน utilizzata per la programmazione dei microcontrollori e mettiamola alla prova con specifici software. |
Scuola di Raspberry Pi | |
Costruiamo una cassetta degli attrezzi per chi vuole prendere confidenza con il mondo della programmazione utilizzando GNU/Linux e Raspberry Pi, ma non solo. Prima puntata. |
MITT APP Inventor | |
Proseguiamo lo studio di MIT App Inventor, descrivendo e sperimentando due nuove e interessanti famiglie di componenti dellโambiente di sviluppo: Media e Social. |
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