CENTRALINA ANTIFURTO 24 ZONE – IN KIT

Esaurito

Centralina antifurto a 24 zone parzializzabili in grado di interfacciarsi con sensori sia wireless (codifiche MM53200, HT12 e Velleman) che via filo

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Centralina antifurto a 24 zone parzializzabili in grado di interfacciarsi con sensori sia wireless (codifiche MM53200, HT12 e Velleman) che via filo. È dotata di tastiera telefonica a 16 tasti, display LCD 20 caratteri 4 righe, interfaccia RS485, modulo real time clock e con possibilità di montare un modulo GSM (TDGGSM_900) che permette di inviare segnalazioni via SMS dell’avvenuto allarme. La tastiera permette la gestione locale e la programmazione, il display LCD visualizza lo stato della centralina quando si trova in standby, se è stato rilevato un allarme, se è stata avviata la procedura di allarme, oppure nel caso del menu, per capire in modo intuitivo il menu in cui ci si trova. Inoltre grazie all' interfaccia RS485 è possibile collegare la centralina ad un Personal Computer e monitorare lo stato mediante un emulatore di terminale o un software scritto appositamente. Disponendo delle risorse adeguate, potete sviluppare una soluzione capace di acquisire e monitorare i dati ricevuti, quindi trasformarli in una pagina web, così da offrirvi la possibilità di consultare lo stato del sistema semplicemente accedendo alla sua URL mediante connessione Internet. Alimentazione: 15 Vdc – 2 A.
CARATTERISTICHE TECNICHE
  • 24 zone parzializzabili
  • 4 sensori per ogni zona wireless
  • Gestione di sensori wireless e via filo
  • Gestione codifiche MM53200, HT12 e Velleman
  • Ogni sensore della zona può essere gestito a piacere scegliendo tra perimetrale e volumetrico
  • Possibilità di memorizzare una ventina di telecomandi remoti
  • Possibilità di attivare la centralina anche da tastiera
  • Attivazione perimetrale o completa
  • Gestione zona 24h
  • Funzione Panic
  • Batteria tampone con autonomia di un giorno
  • Monitor alimentazione da rete attivabile/disattivabile
  • Uscita relé per eventuali accessori (ad esempio combinatori)
  • Spia di indicazione stato centralina
  • Log eventi
  • Contenitore provvisto di tamper, escludibile in caso di guasto
  • Comunicazione RS485 per monitor di stato remoto
  • Predisposizione con uscita dedicata per la sirena
  • Uscita ausiliaria a 12V
  • Predisposizione per eventuale combinatore GSM
  • Configurazione via SMS
  • Accesso come installatore con codice dedicato
I SENSORI
La centralina può accettare qualsiasi sensore filare dotato di uscita a relè di tipo NO/NC, mentre per quanto riguarda i sensori wireless bisogna obbligatoriamente scegliere tra quelli compatibili, ma attenzione alla codifica in quanto tutti i sistemi RollingCode e Motorola non sono accettati. Le codifiche prese in esame sono quindi tre, quella MM53200 (incluse le codifiche compatibili), HT12 e infine una codifica utilizzata in sensori Velleman. In quest’ultimo caso c’è da dire che è disponibile un’ampia gamma di sensori e anche il costo è molto buono, costano tutto sommato poco e sono affidabili perché sono dotati di sistema anti manomissione e la portata è ottima, 10mW di potenza garantiscono una buona copertura di un appartamento da circa 100 mq disposto su un piano, oppure anche due piani della stessa dimensione. Di seguito è riportata la gamma completa dei sensori e radiocomandi disponibili presso Futura Elettronica (www.futurashop.it) e tutti compatibili con la centralina antifurto. L’attivazione/disattivazione della centralina mediante radiocomando prevede l’utilizzo di un solo pulsante, pertanto se ad esempio il telecomando utilizzato dispone di 2 pulsanti, possono essere memorizzati entrambi nella centralina come se fossero due radiocomandi diversi, in questo modo si sarà sicuri che qualsiasi sarà il tasto premuto la centrale si attiverà o disattiverà a seconda dello stato attuale. Va però tenuto in considerazione che mediante telecomando non è possibile decidere se la centralina deve attivarsi in modalità perimetrale o full, questo per semplificarne l’utilizzo e per impedire che si faccia confusione con il tasto, ma soprattutto perché se ci si trova all’interno della casa, si ha la possibilità di scegliere la modalità di attivazione, mentre se si opta per l’utilizzo del telecomando, si presume che la persona sia fuori casa e voglia quindi attivare la centralina in modalità full, ovvero per monitorare tutte le zone interne e perimetrali. Tutti i sensori e radiocomandi qui proposti ad esclusione di uno di essi, prevedono la possibilità di impostare manualmente il codice identificativo del sensore. Tale caratteristica può essere utile ad esempio per la zona perimetrale, poiché sei si utilizza un contatto magnetico a dip-switch, è possibile impostare tutti i sensori, ad esempio quelli del soggiorno, con lo stesso codice, in questo modo sarà necessario memorizzare un solo sensore, ma soprattutto si potrebbero avere infiniti sensori in quanto hanno tutti lo stesso codice. Nel caso invece il sensore preveda un pulsante di generazione codice, come il prodotto cod. HAM06WS/DET, risulterà praticamente impossibile avere tanti sensori con lo stesso codice, ma per ovviare a ciò, la centralina prevede la possibilità di memorizzare più sensori per la stessa zona. Per i radiocomandi vale in linea di massima lo stesso discorso, ovvero sono disponibili sistemi con i dip-switch, in questo modo se il telecomando si guasta, è sufficiente acquistarne uno nuovo e impostare lo stesso codice senza doverlo memorizzare nuovamente nella centralina, ma esistono anche telecomandi con generazione di un codice casuale, oppure come per il modello HAM06WS/REMOTE non vi è nessuna di queste due possibilità perché in esso il produttore memorizza un suo codice che non può in alcun modo essere cambiato. Se si desidera impostare il codice identificativo del sistema di trasmissione, bisogna come prima cosa aprire il case del nostro dispositivo, fatto questo se l’unità dispone di un dip-switch è sufficiente intervenire su di esso anche a dispositivo alimentato, ma se dispone di un pulsante di generazione codice allora qui il discorso è diverso. Di norma tutti i sistemi dotati di generazione casuale del codice funzionano nello stesso modo, pertanto bisogna rimuovere la batteria che lo alimenta, quindi va premuto il pulsante e sempre mantenendolo premuto, va collegata di nuovo la batteria attendendo circa 5 secondi che il sistema si inizializzi, quindi andrà rilasciato il pulsante. Questa è in linea di massima la procedura standard, ma in taluni casi vanno premuti due tasti in contemporanea, in ogni caso per comprendere la procedura corretta è preferibile consultare sempre il manuale fornito a corredo del sensore e se non presente, contattare il produttore o eventuale fornitore e richiedere la procedura corretta.
COLLEGAMENTI
La centralina è dotata di due file di morsetti che permettono di effettuare tutti i collegamenti. Per comodità e per rendere i morsetti meno accessibili quando la centralina è alloggiata nel suo contenitore, si è scelto di affacciare tutti i morsetti dal lato saldature; in questo modo, chiunque aprisse il contenitore non li avrebbe a
portata di mano. Inoltre questi morsetti sono tutti ad innesto, perciò ogni singola parte può essere scollegata dalla centralina anche semplicemente staccando la parte ad innesto del morsetto, quindi evitando di dover svitare la vite; tale caratteristica può risultare comoda per l’installatore durante la messa in funzione o
nella fase di test della centralina antifurto.
Al morsetto “ANT” è possibile collegare un’antenna accordata sui 433MHz oppure, in alternativa, uno spezzone di filo in rame con guaina isolante lungo circa 17 cm. Il connettore “ALARM” fa capo a un relé utile nel caso si desideri avere una segnalazione ad allarme in corso: ad esempio se si vuole collegare un combinatore telefonico, oppure una spia che informi visivamente dell’avvenuto allarme; bisogna però tenere presente che a differenza della sirena – che suonerà per un tempo programmabile – il relé rimarrà eccitato anche ad allarme terminato. Attraverso i contatti del relé si può gestire un carico da 12 V che assorba al massimo 1 A. Qualora si desideri avere una comunicazione remota, ad esempio per monitorare da PC lo stato della centralina, è possibile interfacciarsi al computer mediante un convertitore standard da RS485 a USB; questa connessione permette di sapere se la centralina è, ad esempio, attiva come perimetrale, se è attiva su tutte le zone, se è in corso un allarme e di quale zona. Insomma, ottenere informazioni che potrebbero essere utili a scopo informativo anche se la centralina mantiene al suo interno un LOG completo degli eventi, consultabile in qualsiasi momento. Infine, con il morsetto “LED” è possibile collegare un LED al +12V per sapere, quando si è all’esterno dell’abitazione, se la centralina è attivata (LED acceso) oppure no, ma anche se è stata riconosciuta la pressione del pulsante del radiocomando per attivare o meno la centralina (in questo caso il LED lampeggia per 2 secondi).
Adiacente a quest’ultimo morsetto è presente un jumper usato per la gestione del sensore anti manomissione. Il sensore è posto sulla destra, come si vede nella figura qui sotto: si tratta di un REED di tipo NC ed il jumper serve per bypassare il sensore; questo perché potrebbe capitare che si danneggi e nell’attesa di un intervento del tecnico, per evitare falsi allarmi, la chiusura del jumper potrebbe evitare tale inconveniente. Tuttavia nessuno vi vieta di utilizzare tale jumper per collegare un altro tipo di sensore, che deve comunque essere di tipo normalmente chiuso.
 
 
Documentazione Tecnica
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