N. 228 – Settembre 2018

6,00 IVA inclusa

Svuota
SKU: EI228 Categorie: , Tag:

 

Quel sottile filo che lega Arduino all’Olivetti

“Ivrea città industriale del XX secolo” è stata riconosciuta recentemente Patrimonio Mondiale UNESCO: è il 54° sito del nostro paese (record mondiale), il secondo a carattere industriale dopo quello di Crespi d’Adda. Il riconoscimento riguarda l’insieme delle realizzazioni collegate al progetto industriale e socio-culturale di Adriano Olivetti: un complesso di edifici progettato dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento, riconoscibile nel tessuto urbano della città.

Un progetto che parte dal concetto di responsabilità sociale dell’impresa e che pone l’uomo, in questo caso il lavoratore, sempre al centro dell’interesse comune e che nell’immediato dopoguerra ha cercato di dare un’alternativa sostenibile all’industrializzazione selvaggia e non rispettosa dei bisogni delle persone. Un progetto che Adriano Olivetti ha portato al successo negli anni sessanta (tra l’ostilità dell’establishment industriale di allora) facendo dell’Olivetti l’azienda leader mondiale nel campo dell’Office Automation, come di direbbe oggi, con prodotti meccanici e elettromeccanici, come le famose calcolatrici Divisumma. Un mondo che stava per subire l’impatto dell’elettronica allo stato solido, occasione che Adriano Olivetti seppe cogliere realizzando i primi computer a transistor della serie Elea, famosi non solo per le prestazioni ma anche per il design innovativo.

Cui fece seguito, alcuni anni dopo, Programma 101, in assoluto il primo Personal Computer al mondo. Un percorso di successo che si interruppe bruscamente con le misteriose morti di Adriano Olivetti e di Mario Tchou, a capo della divisione elettronica, e che in seguito vide lo smembramento e un rapido declino della società. Secondo molti un’occasione persa per mantenere la leadership mondiale in questo settore, e continuare a fornire un esempio di solidarietà sociale.

Dell’eredità dell’Olivetti di allora, tuttavia, qualcosa è rimasto: sicuramente STMicroelectronics (allora SGS), la società fondata da Adriano Olivetti e Telettra per sopperire alla carenza di transistor durante la costruzione dei sistemi Elea.
A Ivrea è anche nato il progetto Arduino, nell’ambito dell’Interaction Design Institute, ospitato in un vecchio stabile Olivetti, la Casa Blu, lo stesso colore delle schede Arduino. Un progetto che, al di là l’aspetto tecnico, richiama valori sicuramente in sintonia col pensiero di Adriano Olivetti, dalla cura del design, alla democratizzazione della tecnologia, all’importanza della comunità.

Che sia proprio Arduino l’erede dell’Olivetti?

Arsenio Spadoni

Sommario

Metal detector tascabile
Cercametalli di piccole dimensioni ideale sia per ritrovare monete e oggetti metallici nella terra e nella sabbia, sia per rilevare corpi metallici nei vestiti e nelle borse o tubi di ferro nei muri.
Antennino: l’Arduino con l’antenna
Iniziamo a utilizzare le nostre schede per l’IoT basate su architettura Arduino.
Semplice generatore DDS
Genera segnali campione mediante la tecnica sintesi digitale diretta, grazie a uno specifico circuito integrato programmabile da PC.
Braccio robotico con Pick & Place
Dotiamo il braccio robotico pubblicato nel fascicolo precedente di un sistema pneumatico di presa e rilascio di oggetti, comandato attraverso uno shield Arduino realizzato allo scopo.
Fishmograph il tuo primo sismografo
Fishmograph permette di monitorare con precisione i terremoti che coinvolgono la nostra abitazione utilizzando il sensore D7S, notificandoci tramite email gli eventi rilevati, consentendoci di mettere in sicurezza persone e cose.
Mini generatore eolico
Piccolo aerogeneratore, installabile su un terrazzo o sul tetto, che può fornire elettricità da immagazzinare in accumulatori, ad esempio per far funzionare utilizzatori di casa come l’impianto di videosorveglianza, quando siamo via e togliamo corrente con l’interruttore generale.
Tutti in auto, guida lei!
Auto più sicure grazie a nuove tecnologie che hanno permesso la guida autonoma e che presto la promuoveranno da fenomeno sperimentale a realtà su larga scala.
A scuola di Raspberry Pi
Costruiamo una cassetta degli attrezzi per chi vuole prendere confidenza con il mondo della programmazione fisica utilizzando GNU/Linux e Raspberry Pi,
ma non solo. Seconda puntata.
MITT APP Inventor
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del tool di sviluppo per applicazioni Android basato su un linguaggio di programmazione completamente grafico. In questa puntata analizzeremo la gestione delle liste e delle procedure, nonché delle animazioni, tramite la famiglia di componenti drawing and animation.
Per il download dei contenuti è necessario essere registrati al sito.
Clicca qui per accedere o per registrarti

Menu