N. 266 – Luglio – Agosto 2022

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Batterie scariche

Raspberry Pi Foundation, causa la carenza di chip, ha scelto di fornire prima le aziende

Il 7 giugno la Commissione Europea ha votato per l’unificazione dei caricabatterie degli smartphone venduti in UE, quindi avremo un caricabatterie universale. Finalmente l’amico che avrà il telefono scarico potrà usare il caricabatterie del nostro! Ma forse questa l’abbiamo già sentita anni fa, quando si decise di standardizzare il connettore nel microUSB e sappiamo come finì: Apple, ad esempio, disse no ed altri (Samsung, Huawei) pur adottando un connettore standard, ricorsero ad artifici per consentire la ricarica rapida solo con i loro caricabatterie.

Sicuramente è bello e utile avere un unico caricabatterie ed anche svegliarsi nel 2035 scoprendo che dai listini sono scomparse le auto a motore termico. Ma le promesse sono facili; ben più difficile è trovare l’elettricità che ci serve oggi, perché non si possono recuperare in pochi mesi errori decennali nelle politiche energetiche; neanche con l’aiuto degli USA, che per una volta esporteranno idrocarburi invece di democrazia… Del resto l’UE è solita teorizzare giganti dai piedi d’argilla come il Chips Act o il piano di svincolo dalle fonti fossili Russe e realizzarli a costo di pagarne le conseguenze.

In tema di chip, fa riflettere la notizia che, avendoli anch’essa col contagocce, Raspberry Pi Foundation, ha scelto di fornire prima le aziende, tradendo il principio che l’ha ispirata: dare un computer a tutti. L’intento è preservare le aziende nate intorno alla scheda del lampone, sostenendo l’economia, ma è ovvio che il maker serve a promuovere un prodotto e attirare su di esso parte del mercato, poi passa in secondo piano. Scelte diverse, mondi diversi e quello anglosassone fa sempre le più nette. Speriamo torni presto il periodo in cui non bisognerà decidere chi è più meritevole di avere chip, energia, benessere e che quel caricabatteria davvero universale che è l’ottimismo, ci dia l’energia per sorridere, anziché avvilirci, di fronte a certi avvenimenti.

Boris Landoni

Sommario

Clap switch
Comandiamo luci e altri utilizzatori elettrici con un semplice battito di mani: in modalità bistabile, uno attiva, l’altro disattiva, mentre è anche possibile un comando a tempo.
Blebricks, le idee prendono forma
Soluzione modulare con la quale creare in tempo zero il nostro dispositivo hardware IoT programmabile, interattivo e gestibile direttamente da apposita APP.
555 Analyzer
Realizziamo un analizzatore di circuiti basati sul popolare timer 555 e scopriamo come utilizzarlo. Prima puntata
Boost converter in formato TO3-P
Minuscolo ed efficiente, dotato di funzione True-Shutdown, può erogare fino a 5 W con un’efficienza compresa tra il 70 e l’80%.
Apricancello GSM modulare
Basato su Mercury System, può essere comandato tramite chiamate telefoniche e può essere configurato tramite un numero master impostato alla prima attivazione.
Amplificatori audio
Analizziamo in laboratorio le caratteristiche tecniche di moduli amplificatori commerciali fino a 2x50W. Terza e ultima puntata.
Smart Home Comfort Control
Aggiungiamo funzionalità al nostro progetto di domotica sviluppato con micro:bit e in questo appuntamento concentriamoci sulla gestione del comfort domestico.
Serial CMD
Comandiamo le schede Arduino via seriale grazie ad una potente e completa libreria
GITEA, il versioning open-source
Configuriamo una Raspberry Pi per farle ospitare un’istanza della versione self-hosted e open-source di Git, il popolare tool di versioning per software e firmware.
Programmiamo con RP2040
Conosciamo e impariamo ad usare il nuovo chip RP2040 grazie alla scheda Raspberry Pi Pico e una board custom perfettamente compatibile con l’ambiente di programmazione previsto da Raspberry Pi Foundation.
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