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Breakout board che consente di rilevare la radiazione UV-C, di fornire informazioni analogiche e I²C Bus sull’intensità delle radiazioni.
Prezzi per quantità:
Quantità | > 3 |
Prezzo | €44,10 |
Basata sul sensore GUVC-T21GH della GENUV (http://www.geni-uv.com), questa breakout board consente di conoscere la radiazione UV-C, quindi di fornire informazioni analogiche via I²C Bus sull’intensità delle radiazioni. Sono disponibili due jumper, il primo per impostare il livlello di comunicazione (3,3V / 5V a patto che sia presente la tensione esterna di 5V), mentre il secondo per decidere la tensione di lavoro (impostta di fabbrica a 5V) del sensore UV, in quanto in base ad essa varia la tensione di fondoscala dell’uiscita analogica. Dimensioni (mm): 33x33x10. |
RAGGI UV: QUALI E QUANTI |
Spettro della luce, dal visibile al più lontano ultravioletto. |
Lo spettro in cui si collocano le radiazioni ultraviolette si divide in 3 bande di lunghezza d’onda: UV-A (315÷400 nm), UV-B (280÷315 nm) e UV-C (100÷280 nm). La radiazione ultravioletta prodotta dalle lampade germicide (UVGI – Ultraviolet Germicidal Irradiation) si colloca nel campo della luce ultravioletta con lunghezze d’onda comprese nella banda UV-C e quindi tra 100 e 280 nanometri. I raggi UV-C non sono tollerati dagli esseri viventi e un’esposizione sufficientemente durevole ad essi permette di eliminare dagli oggetti illuminati i microrganismi, distruggendo per reazione fotochimica i legami del DNA e RNA; ma nuoce anche alla pelle e soprattutto agli occhi, laddove la rétina ne dovesse essere colpita. Rilevare i raggi ultravioletti ed in particolare gli UV-C è importante perché oltre a quelli noti, nell’ambiente possono essercene di incontrollati, prodotti da corpi illuminanti e dagli ormai diffusi sterilizzatori o sanificatori ad UV-C. In generale le fonti artificiali di ultravioletti sono le lampade a scarica, quindi i tubi a neon (dove la gran parte viene convertita in lunghezza d’onda visibile e una piccola parte sfugge) ma anche le lampade per l’abbronzatura e, più di recente, particolari LED, oggi usati nei più moderni sanificatori. Che si tratti di lampade o LED, nel manipolare dispositivi emettitori di radiazioni luminose UV-C bisogna prestare attenzione al fatto che sono dannosi anche per l’uomo, pertanto occorre prestare la massima attenzione nell’utilizzo di dispositivi emittenti nell’UV-C evitando di guardare nella loro direzione. Meno pericolosi sono i raggi UV-A (emessi dalle lampade e dalle macchine (lettini, per esempio…) per l’abbronzatura indoor e gli UV-B, giacché avendo lunghezze d’onda maggiori ed essendo l’energia ceduta dalla radiazione inversamente proporzionale alla lunghezza d‘onda della stessa, trasferiscono meno energia. |
Schema elettrico |
Proviamola con Arduino |
Per testare le funzionalità appoggiandoci all’immancabile scheda Arduino è stato realizzato un codice basato sulla libreria MCP3221, la quale provvede all’impostazione e all’interfacciamento con l’ADC di bordo; una volta inizializzate e dichiarate le linee di I/O, il valore ottenuto dalla conversione viene mostrato sulla porta seriale (mediante un SerialPrint) sia sotto forma di tensione, sia come rapporto “mW/cm2” come da dato calcolato sulla base della formula riportata nel datasheet, che è la seguente: UVCPower = Vout / 0,71 Questa formula si applica a una sorgente di radiazione ultravioletta a 254 nanometri; con lunghezze d’onda differenti può cambiare. In pratica è possibile desumere l’irraggiamento UV dalla tensione fornita dal sensore e convertita dall’A/D converter della breakout board. Il codice utilizzato per il test del sensore è quello riportato qui di seguito. |
#include “MCP3221.h” |
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€19,50Il prezzo originale era: €19,50.€11,70Il prezzo attuale è: €11,70. IVA inclusaDisponibilità immediata.
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