Clap Switch: comandare la casa con un battito di mani

Controlliamo gli utilizzatori di casa o di altri luoghi mediante un semplice battito di mani.

Viviamo nellโ€™epoca della domotica e dellโ€™intelligenza artificiale, dove ormai ci sembra naturale ed anzi dovuto comandare le luci, le tapparelle, la televisione o lo stereo di casa con lo smartphone, se non addirittura con la voce, grazie agli ormai diffusi sistemi di riconoscimento vocale che anche noi in passato abbiamo sperimentato; eppure ci sono altri modi di interagire personalmente con degli automatismi, magari senza troppe valutazioni nรฉ riconoscimenti biometrici, ma come si vedeva una volta in qualche film che per lโ€™epoca era particolarmente allโ€™avanguardia: con un battito di mani, proprio come il maitre chiama i camerieri o in una lontana nobiltร  si dava il via a qualche cerimoniale.

La cosa bella รจ che questo evergreen della domotica, questo comando in grado di strabiliare amici e conoscenti, si puรฒ impartire senza bisogno di ricorrere a computer, Internet, smartphone nรฉ algoritmi di intelligenza artificiale: lo dimostra il circuito proposto in queste pagine, che รจ una riedizione del classico interruttore a battito di mani nato decine di anni fa, quando buona parte di quello cui siamo abituati ancora non esisteva e tutto si faceva funzionare con transistor e logica cablata.

E, come vedrete, questo dispositivo รจ composto proprio da un transistor, un comune NE555 e un tradizionalissimo, quanto datato, contatore decimale CMOS: cose semplici, di basso costo ma di sicuro effetto, quando funzionano insieme a un microfono electret-condenser che diventa di fatto lโ€™interfaccia con lโ€™umano.

Schema elettrico del Clap Switch

Andiamo subito a vedere di cosa si tratta partendo innanzitutto da come funziona questo interruttore davvero speciale, che si aziona senza contatto: con un battito di mani, magari energico (non con gli applausi, perchรฉ altrimenti impazzisceโ€ฆ) a una distanza fino a due metri, il relรฉ di cui รจ dotato cambia di stato; il circuito parte con il relรฉ a riposo e al primo battito di mani si eccita (chiudendo i contatti C ed NO tra loro) al secondo torna a riposo, al terzo si eccita nuovamente e via di seguito.

Tutto questo รจ reso possibile dalla semplice circuitazione che andiamo subito a spiegare, appoggiandoci allo schema elettrico pubblicato in queste pagine.

Il tutto si basa su un contatore decimale le cui uscite, opportunamente collegate, pilotano il transistor T2, attraverso il quale viene alimentato il relรฉ RL1 e con esso il LED verde LD1 (polarizzato tramite la resistenza R6 che ne limita la corrente al valore ottimale); piรน esattamente, il relรฉ scatta ogni qualvolta il transistor NPN va in saturazione e ciรฒ avviene quando il contatore U2 gli fornisce il livello logico alto in base del transistor T2 attraverso la resistenza R7.

Il CD4017, ossia il nostro contatore, riceve il clock da un generatore di impulsi di durata fissa implementato con lโ€™aiuto di un timer 555 (U1, nello schema elettrico) configurato come multivibratore monostabile, a sua volta triggerato dallโ€™uscita di un amplificatore di tensione che eleva il segnale della capsula microfonica electret condenser a due fili (MIC1) la quale rappresenta lโ€™elemento sensore che interfaccia il nostro battito di mani al circuito.

Spieghiamo dunque come funziona lโ€™insieme, partendo da quando battiamo le mani (o produciamo un rumore netto che si colloca intorno alle frequenze intermedie dello spettro audio, riconoscibili dal circuito come trigger): il rumore prodotto viene captato dalla capsula (alimentata attraverso la resistenza di polarizzazione R1) e trasformato in un segnale elettrico variabile che passa attraverso il condensatore C1 (questโ€™ultimo, oltre a separare in continua, la polarizzazione della capsula da quella di base del T1, forma con le resistenze una costante di tempo tale da attenuare le basse frequenze, rendendo in qualche modo selettivo lโ€™interruttore) e raggiunge la base dellโ€™NPN, il quale, configurato ad emettitore comune, ne eleva il livello abbastanza da triggerare lโ€™NE555. Notate che la polarizzazione รจ tale da mantenere, a riposo, il potenziale di collettore intorno al 60% del valore della tensione che alimenta U1, il che รจ sufficiente a mantenere il monostabile a riposo. In presenza di segnale, il potenziale del collettore oscilla intorno a tale valore e quando scende al di sotto di 1/3 della predetta tensione triggera lโ€™NE555.

Per capire perchรฉ ciรฒ accade e cosa ne deriva nel resto del circuito, occorre capire cosa si trova allโ€™interno del 555, aiutandoci con lo schema a blocchi proposto nella Fig.1; vediamo che lโ€™integrato contiene due comparatori aventi in comune un partitore di tensione multiplo che polarizza per lโ€™operazionale superiore lโ€™ingresso invertente e per quello inferiore, il non-invertente.

Fig. 1 Schema a blocchi del 555: la massa รจ il pin 1, il TRIGGER รจ il 2, OUT รจ il 3, RESET รจ il 4, CONTROL VOLTAGE รจ il 5, THRESHOLD il 6, DISCHARGE รจ il 7 e il +Vcc รจ lโ€™8

 

Dei due comparatori, vengono resi accessibili dallโ€™esterno gli ingressi non-invertente di quello superiore (i termini superiore e inferiore si riferiscono al potenziale di riferimento che ricevono dal partitore multiplo, quindi quello superiore riceve la tensione piรน elevata), corrispondente al piedino 6 (THLD, ossia Threshold) e lโ€™invertente di quello superiore, corrispondente al piedino 2 (TRG, ossia Trigger).

Il nodo tra la prima e la seconda (considerate dallโ€™alimentazione positiva) resistenza del partitore multiplo di riferimento dei due comparatori (alimentato, come il resto degli stadi interni al 555, dal piedino 8) viene portato allโ€™esterno tramite il piedino 5 (CTRL, Control Voltage) e ciรฒ permette di alterare le tensioni di riferimento dei comparatori, cosรฌ da controllare con una tensione esterna la frequenza di lavoro nella configurazione astabile (operando lo shift di frequenza come si fa nei VCO, ossia gli oscillatori controllati in tensione) oppure la durata degli impulsi in quella da timer (monostabile).

Nel nostro caso non viene utilizzato (ne stabilizziamo la tensione con lโ€™aiuto del condensatore C3, che filtra eventuali interferenze) perchรฉ vogliamo che ad ogni commutazione dal livello alto a quello basso del piedino 2 il timer generi un impulso di durata costante.

Le uscite dei comparatori entrano una nel RESET (comparatore superiore) e nel SET (comparatore inferiore) di un flip-flop di tipo RS, che รจ un circuito logico la cui uscita diretta (Q) va a livello alto (corrispondente a circa il potenziale del piedino 8) quando il SET รจ a livello alto, ovvero assume lo zero logico se SET รจ posto a circa zero volt; lโ€™uscita presenta un comportamento speculare quando ad essere stimolato รจ lโ€™ingresso RESET, il quale, posto a livello logico alto, resetta il flip-flop, intendendo con ciรฒ che ne azzera lo stato di Q.

Il flip-flop ha anche unโ€™uscita complementata (/Q), la cui condizione logica รจ sempre lโ€™inverso di quella Q; nel 555 รจ collegata, tramite una resistenza, alla base di un transistor NPN configurato ad open collector il cui emettitore รจ connesso a massa e il collettore al piedino DCHR (Discharge, 7).

Lโ€™uscita diretta, Q, รจ invece collegata al piedino OUT (3) dellโ€™integrato attraverso un buffer interno push-pull. Il negativo di alimentazione (massa del 555) corrisponde al piedino 1, mentre al 4 รจ connesso il reset a logica invertita del flip-flop: questo piedino permette di resettare forzatamente il circuito dallโ€™esterno applicando un livello logico basso.

Vediamo ora di spiegare come funziona il monostabile, premettendo che per far lavorare il 555 in tale modalitร  occorre unire i piedini 6 e 7 connettendoli allโ€™uscita di un bipolo R/C, che nel caso del nostro schema รจ formato da R5 e C2; il segnale di controllo va applicato al pin 2 e deve consistere in un impulso a livello basso, ossia la tensione deve scendere al di sotto della soglia di commutazione del comparatore inferiore, quindi 1/3 Vcc (1/3 del potenziale che alimenta il piedino 8).

A riposo, ossia se il piedino 2 รจ a un potenziale superiore ad 1/3 di Vcc, lโ€™uscita del comparatore inferiore รจ a livello basso e il flip-flop resettato, mentre se arriva un segnale audio tale da far scen-dere il potenziale, tale comparatore commuta la propria uscita ad 1 logico ed essendo lโ€™uscita di quello superiore a livello basso perchรฉ C2 รจ scarico, il flip-flop viene settato e porta il proprio Q a livello alto e la /Q a zero, cosicchรฉ lโ€™uscita (pin 3) va ad 1 logico.

Tale condizione ora lascia interdire il transistor collegato al DISCHARGE e, quindi, il condensatore elettrolitico C2 รจ libero di caricarsi, grazie alla corrente che fluisce nella R6 (perchรฉ il pin 7 non assorbe alcunchรฉ, essendo interdetto il transistor di scarica…) fin quando supera la tensione di soglia del comparatore inferiore, che รจ pari a 1/3 di quella applicata al piedino 8; ora lโ€™uscita del suddetto comparatore si porta a zero logico e libera il SET del flip-flop, la cui uscita rimane comunque a livello alto fin quando la tensione ai capi del C2, continuando a crescere, non si porta a un valore superiore ai 2/3 della tensione di alimentazione del 555, ovvero alla soglia di commutazione del comparatore superiore.

Quando ciรฒ accade, lโ€™uscita del comparatore superiore si porta a livello logico alto e resetta il flip-flop, la cui uscita diretta passa a zero logico mentre la /Q si porta a livello alto, mandando in saturazione il transistor interno collegato al piedino 7, il quale attraverso R2 scarica C2. Lโ€™uscita del 555 ora commuta nuovamente nella condizione di riposo.

La situazione rimane questa fin quando la tensione del piedino di TRIGGER (2) non scende nuovamente al di sotto della soglia di 1/3 della Vcc; se ciรฒ accade, lโ€™uscita del timer produce un nuovo impulso di clock per il contatore U2.

La durata di ciascun impulso prodotto dallโ€™NE555 nella configurazione monostabile appena descritta รจ pari a:

t = 1,1 x R6 x C2

ed รจ espresso in secondi se R6 รจ in Mohm รจ C2 in microfarad. Nel nostro caso lโ€™impulso dura circa 2,9 millisecondi, avendo una resistenza di temporizzazione di 0,56 kohm e un condensatore da 4,7 microfarad.

Il ruolo del contatore

Stabilito come funziona il 555, possiamo proseguire lโ€™analisi del circuito vedendo che il segnale impulsivo fornito dal piedino OUT pilota direttamente lโ€™ingresso di clock dellโ€™integrato U2, il quale รจ un decade-counter con uscite decimali (10 in tutto, numerate da 0 a 9). U2 รจ utilizzato per far attivare il relรฉ ogni due battiti di mani, ovvero per fare in modo che ad ogni battito il relรฉ RL1 inverta la propria condizione.

Il contatore รจ di tipo Johnson e internamente รจ formato da una cascata di cinque flip-flop di tipo D con lโ€™ingresso di clock del primo connesso, tramite una porta logica NOR e una NOT (per consentire lโ€™eventuale inibizione del clock attraverso la linea CLOCK INHIBIT, qui non utilizzata e perciรฒ connessa a massa), al pin CLOCK dellโ€™integrato (pin 14). Ogni flip-flop si comporta da divisore di frequenza per 2 e quindi per triggerare il successivo deve ricevere in ingresso due impulsi a livello logico alto; ne deriva che il contatore puรฒ dividere per 10.

Ma la struttura siffatta รจ binaria e prelevando le uscite dirette e complementate dei flip-flop si otterrebbe una rappresentazione binaria del conteggio, quindi nel CD4017 รจ stato implementato un decoder binario/decimale in grado di convertire le combinazioni logiche alle uscite dei flip-flop in formato decimale, ovvero attivare una sola uscita tra 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 alla volta.

Quindi allโ€™arrivo del primo livello logico alto (dopo un reset o lโ€™accensione del circuito) lโ€™uscita 0 passa a livello alto e le restanti rimangono a zero, al secondo impulso passa a livello logico alto lโ€™uscita 1 (e le altre rimangono a zero) e via di seguito, fino al decimo impulso, che attiva lโ€™uscita 9.

Dopo il contatore viene azzerato, lโ€™uscita CARRY OUT (piedino 12) fornisce un impulso a 1 logico e il conteggio riprende dallโ€™inizio, pertanto lโ€™undicesimo impulso attiva lโ€™uscita 0 e via di seguito.

Questo รจ ciรฒ che accadrebbe se il contatore lavorasse con le uscite libere, ma nel nostro caso, come vedete dallo schema elettrico, sono state realizzate due connessioni particolari: la prima รจ quella dellโ€™uscita D04 (che si attiva al raggiungimento del piedino CLK dal quarto impulso del monostabile) che risulta connessa direttamente al RST, tanto che al quarto battito di mani il contatore riparte da 0. La seconda รจ il parallelo delle uscite D01 e D02, che serve allโ€™inversione dello stato del relรฉ ad ogni โ€œclapโ€.

Vediamo perchรฉ il circuito opera in questo modo, immaginando di partire con il timer resettato (a riposo) e di battere le mani: il segnale microfonico fa produrre un impulso di clock e il contatore, che inizialmente ha lโ€™uscita 0 a livello alto, porta essa a zero e la D01 ad 1 logico, mandando in saturazione T2 ed eccitando cosรฌ il relรฉ.

Un ulteriore battito di mani fa avanzare il conteggio e stavolta D01 passa a livello basso e sale ad 1 la D02, che perรฒ non รจ collegata; ciรฒ produce lโ€™effetto di lasciare interdire il transistor e ricadere lโ€™equipaggio mobile del relรฉ.

Ancora un battito di mani e il contatore avanza, portando stavolta a livello alto D03, con il risultato di resettare il contatore ma al ritorno a zero, quindi il relรฉ viene nuovamente azionato.

Ciรฒ detto, possiamo concludere lโ€™analisi dello schema elettrico con la sezione di alimentazione del circuito, che prevede una tensione continua, nel nostro caso tipicamente 12 volt, applicata tra i contatti PWR, dei quali il positivo รจ lโ€™1 e il negativo il 2. Un diodo protegge il tutto dallโ€™inversione di polaritร .

Realizzazione pratica

Elenco Componenti:

R1, R5, R7: 18 kohm
R2: 33 Kohm
R3: 4,7 kohm
R4: 100 ohm
R6: 560 ohm
C1, C3: 100 nF 63 VL poliestere
C2: 4,7 ยตF 63 VL elettrolitico (รธ 5mm)
D1, D2: 1N4007
LD1, LED: 3 mm verde
T1, T2: BC547B 
U1: NE555P
U2: CD4017BE
MIC1: Capsula microfonica preamplificata
RL1: Relรฉ 12V 1 scambio 
PWR: Plug DC
OUT: Morsetto 3 vie 5.08 mm

Varie:
- Zoccolo 4+4
- Zoccolo 8+8
- Circuito stampato S1512 (56x53 mm)

Il vostro gadget รจ pronto allโ€™uso giacchรฉ non richiede alcuna operazione di taratura preliminare e funziona da subito inserendo la pila nella presa a strappo.

Installatelo magari allโ€™interno di una scatola per impianti elettrici o ad incasso, fornendogli tensione con un alimentatore, anche switching, da 10รท12Vcc (ne basta uno qualsiasi, anche piccolissimo e da un centinaio di milliampere); per il collegamento allโ€™utilizzatore, che sia una lampada, una tapparella motorizzata, unโ€™elettroserratura o che altro vi pare, connettete lo scambio del relรฉ C-NC in serie a uno dei cavi di alimentazione, ricordando che se questo lo farete su un utilizzatore funzionante a 220 Vca dovrete sempre sconnettere la linea elettrica, agendo sul sezionatore o magnetotermico di pertinenza.

E soprattutto curate bene lโ€™isolamento dei cavi, perchรฉ con lโ€™alta tensione non si scherza!

Detto questo, possiamo concludere ricordandovi che il circuito puรฒ anche essere utilizzato come sensore, magari abbinato a una centralina per la gestione domotica.

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