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Disinfetta, mediante lโesposizione a raggi ultravioletti generati da innovativi LED UVC, mascherine e oggetti proteggendoli da virus e batteri.
In tutte le situazioni dove si rende necessario igienizzare, sanificare e comunque disinfettare oggetti potenzialmente depositari di particelle infettive (virus, batteri ecc.) si fa uso di strumenti e presidi medico-chirurgici di volta in volta idonei; non รจ solo il caso delle misure di prevenzione della diffusione del COVID-19, ormai entrate a far parte della nostra vita dallโinizio dellโanno, ma anche della routine che coinvolge studi medici, reparti ospedalieri e ambiente domestico dove si debba prestare cure alle persone.
Una delle tecniche di sanificazione o, meglio, di sterilizzazione, molto utilizzata da anni, รจ quella basata sullโesposizione alla luce ultravioletta di tipo C, che ha una notevole energia e che, da studi condotti, ha lunghezze dโonda che risultano letali per virus e batteri.
Ecco perchรฉ abbiamo pensato di sfruttarla in un progetto che certamente vi sarร utile, perchรฉ si tratta di un sanificatore di oggetti come le famose mascherine chirurgiche utilizzate per la protezione dallโinfezione da COVID-19.
Naturalmente per stare al passo con i tempi abbiamo pensato di realizzare qualcosa che fosse contraddistinto dalla presenza di una soluzione tecnologica innovativa (per non smentire lโintento che ci animรฒ quando, nel 1995, chiamammo la nostra rivista Elettronica Innovativaโฆ) che nello specifico รจ lโadozione di corpi illuminanti allo stato solido, ossia nuovissimi LED UV-C in luogo delle convenzionali lampade a LED o a vapori di mercurio a bassa pressione.
Lโazione degli ultravioletti
Gli UV-C sono da tempo conosciuti per la loro azione disinfettante da agenti patogeni (non a caso รจ stato recentemente pubblicato uno studio congiunto dellโUniversitร Degli Studi di Milano, dellโIstituto di Astrofisica e dellโIstituto dei tumori sulla correlazione tra l’esposizione solare -quindi agli UV- e la diffusione del contagio da COVID-19) e vengono diffusamente utilizzati da oltre 40 anni nella disinfezione di acqua potabile, acque reflue, aria, prodotti farmaceutici, ferri chirurgici (e strumenti odontoiatrici) e superfici da una vasta gamma di agenti patogeni umani.
Tutti i batteri e i virus testati (molte centinaia nel corso degli anni, compresi virus recenti) rispondono alla disinfezione mediante UV-C (in vero, anche UV-B) intendendo con ciรฒ che vengono abbattuti dallโesposizione a tali radiazioni.
Alcuni organismi si sono dimostrati piรน sensibili alla disinfezione UV-C rispetto ad altri, ma tutti i test finora eseguiti rispondono alle dosi appropriate.
Secondo lโInternational Ultraviolet Association (https://iuva.org), lo spettro ultravioletto corrispondente alla capacitร di sterilizzazione รจ di circa 200-300nm e quindi molto ristretto; per lโesattezza la gamma battericida si estende fra 280 nm e 300 nm.
Teoricamente la lunghezza dโonda di 265 nm รจ considerata quella ottimale perchรฉ ad essa corrisponde il picco della curva di assorbimento del DNA/RNA: la maggior parte dei picchi per virus e batteri รจ sui 265 nm.
Questo spiega perchรฉ รจ possibile utilizzare una singola lunghezza dโonda per eliminare tutti i batteri, sebbene ciascuna famiglia presenti diverse lunghezze dโonda di assorbimento ottimali.
Generalmente, lโintensitร della potenza, la lunghezza dโonda e la durata dellโirradiazione vengono utilizzate per determinare lโeffetto battericida.
Ad esempio, nellโacqua possono esserci piรน batteri con diverso assorbimento ottimale lunghezze dโonda.
Per ogni data lunghezza dโonda di UV germicida, รจ necessario calcolare la potenza e il tempo di irradiazione per raggiungere il livello di disinfezione desiderato.
Il progetto del sanificatore con LED UV
Entriamo dunque nel vivo della descrizione del nostro apparato, che consta di un contenitore in plexiglass con un coperchio incernierato allโinterno del quale, rivolta verso il basso, si trova una strip a LED UV-C commercializzata dalla Futura Elettronica che ospita, su un PCB, quattro o quindici LED SMD emittenti nellโultravioletto UV-C, gamma ideale come metodo di sterilizzazione e sanificazione di superfici e oggetti.
La lunghezza dโonda della radiazione emessa dai LED รจ compresa nella banda dei 265 e i 278nm.
I LED utilizzati sono di tipo 3535, da 5mW di potenza ciascuno e con un angolo di emissione di 120ยฐ, quindi sufficientemente ampio da poter โilluminareโ con gli UV-C unโampia superficie anche a pochi centimetri di distanza.
La nostra strip รจ mostrata nella Fig. 1.
Queste strip si alimentano con una tensione continua di 5รท12 Vcc e integrano il regolatore di corrente per i LED, il che ci permette di accenderle semplicemente alimentandole, certi che il controller di bordo provvederร a regolarne i parametri operativi nella maniera ottimale.
La strip a LED viene alimentata attraverso la chiusura del coperchio, in corrispondenza della battuta del quale รจ posizionato un interruttore reed utilizzato per alimentare un temporizzatore programmabile a display, anche questo reperibile presso la Futura Elettronica (codice prodotto DPTIMER12V) e utilizzato per pilotare fisicamente la strip in base allโimpostazione che andremo a effettuare manualmente.
A riguardo va precisato che questo timer (Fig. 2) prevede numerose possibilitร di funzionamento; รจ infatti un timer multifunzione da pannello con display a LED rossi per un tempo (TIMER1) e display a LED verdi per lโaltro tempo (TIMER2), pulsanti per le impostazioni, relรฉ di uscita in grado di commutare carichi di vario genere.
Il tempo per ciascuno dei due timer (temporizzazione) puรฒ essere impostato da 0 a 999 secondi, da 0 a 999 minuti, da 0 a 999 ore. Inoltre รจ possibile scegliere una delle seguenti modalitร di funzionamento:
1. allโaccensione il relรฉ รจ disattivo, allo scadere del tempo impostato per il TIMER1 il relรฉ si attiva;
2. allโaccensione il relรฉ รจ attivo, allo scadere del tempo impostato per TIMER1 il relรฉ si disattiva;
3. allโaccensione il relรฉ risulta disattivo, allo scadere del tempo impostato per TIMER1 il relรฉ si attiva ed allo scadere del tempo impostato per TIMER2 torna a riposo;
4. allโaccensione il relรฉ รจ attivo, allo scadere del tempo impostato per TIMER1 il relรฉ si disattiva, allo scadere del tempo impostato per TIMER2 si attiva;
5. funzionamento ciclico 1: allโaccensione il relรฉ รจ disattivo, allo scadere del tempo impostato per TIMER1 il relรฉ si attiva e allo scadere del tempo impostato per TIMER2 si disattiva nuovamente;
6. funzionamento ciclico 2: allโaccensione il relรฉ รจ attivo, allo scadere del tempo impostato per TIMER1 si disattiva, quindi una vostra trascorso il tempo impostato per TIMER2 si attiva nuovamente.
Nel nostro progetto abbiamo scelto la modalitร 3 con l’impostazione di un tempo di preparazione allโavvio (utile, ad esempio, per ricordarci che sta per iniziare lโemissione degli ultravioletti) di 10 secondi, durante i quali il relรฉ si trova a riposo, e una durata dellโesposizione agli UV di 5 minuti (300 secondi); tali tempi, come specificato pocโanzi, possono essere modificati a piacimento tramite i pulsanti in dotazione, collocati sul annello frontale del dispositivo e meglio descritti dalla Fig. 3.
La procedura d’impostazione di modalitร operativa e tempi dei TIMER1 e TIMER 2 la descriveremo tra breve. Il timer si alimenta a 12 Vcc e per il controllo degli utilizzatori integra un relรฉ con esposti i contatti C (comune) ed NO (normalmente aperto) dello scambio, capaci di commutare correnti dellโordine di 10A in circuiti funzionanti a 250 Vca e di 20 A a 14 Vcc.
Lo scambio del relรฉ viene reso accessibile da una morsettiera posta sul retro del timer, insieme a quella di alimentazione, come vedete nella foto in Fig. 4.
Nella nostra applicazione il relรฉ deve commutare relativamente poco e quindi non abbiamo alcun problema a fare tutto con il timer, senza ricorrere a dispositivi di commutazione esterni: infatti la strip assorbe circa 500 mA, che per il relรฉ rappresentano un carico poco impegnativo.
Realizzazione pratica
Vediamo dunque come costruire il sanificatore a ultravioletti partendo dalla parte elettrica ed elettronica, meglio descritta dallo schema di cablaggio che trovate in queste pagine: i collegamenti da effettuare sono pochi ed essenziali, perchรฉ, come vedete dal disegno, lโalimentazione in arrivo al jack DC viene portata (passando con il positivo per lโinterruttore reed) alla morsettiera di alimentazione del timer; il negativo passa, invece, direttamente dal jack al “โ” della predetta morsettiera e va riportato pari-pari sul contatto “โ” della strip a LED. Lo scambio del relรฉ va alimentato ponticellando il +V del timer e il contatto C del relรฉ stesso, quindi si preleva lโalimentazione positiva commutata dallo scambio, per mandarla con un filo al +V della strip a LED. Tutto qui.
Il cablaggio va effettuato con del filo in rame con guaina del diametro di 0,5 mm o anche qualcosa meno, dato che le correnti in gioco (lโassorbimento รจ di circa 110 mA a 5 V e 145 mA a 12 volt) sono piuttosto ridotte e le tensioni pure.
Quanto alla struttura meccanica, nel nostro caso abbiamo messo insieme un contenitore in plexiglass delle dimensioni di circa 25x16x6 cm (composto dalle parti visibili in esploso nella Fig. 5) allโinterno del quale รจ ricavato un vano grande pressappoco come la classica mascherina chirurgica, almeno per quel che riguarda lโarea di base; il nostro vano ha una profonditร di circa 5 centimetri, quanto basta a deporre gli oggetti a una distanza che permetta ai raggi UV, uscenti angolati di 120ยฐ dai LED, di coprirne adeguatamente la superficie.
La Fig. 6 propone il prototipo con aperto il coperchio incerniarato e il vano porta-oggetti da disinfettare.
Il timer si colloca frontalmente realizzando nel relativo pannello del contenitore una finestra in cui inserirlo a incastro (grazie alle apposite clip) e posteriormente si puรฒ prevedere il jack DC per l’alimentazione (Fig. 7).
Il contenitore deve avere un coperchio incernierato preferibilmente su un lato corto e sulla battuta del quale va applicato un piccolo magnete piatto che vada a coincidere, a coperchio chiuso, con lโinterruttore reed che posizionerete sulla base in modo che si trovi sulla battuta, se pur montato allโinterno e ben incassato.
Per evitare la fuoriuscita degli ultravioletti, dalla cui esposizione il nostro occhio dovrebbe essere preservato, occorre fare in modo che il coperchio aderisca bene alla base e questโultima sia chiusa molto bene, ovvero che il vano nel quale saranno diffusi gli UV-C sia sigillato.
Questo perchรฉ fughe di ultravioletti dalle giunture o dal piano di appoggio del coperchio possono investire gli occhi di chi รจ vicino e certo non farebbero bene, anche considerando che non รจ facile vederle perchรฉ tutti gli UV, ma soprattutto gli UV-C, cadono in una regione dello spettro che non รจ visibile ad occhio nudo.
Infatti i LED da noi utilizzati operano in tale gamma a differenza delle lampade UVA, che irradiano comunque una porzione di luce viola, questi non emettono alcuna radiazione visibile e per questo le fughe di “luce” possono essere insidiose.
Per rendere stabile lโinsieme รจ consigliabile applicare al fondo del contenitore e quindi della base, dei feltrini o piedini di gomma. Lโalimentazione allโinsieme andrร applicata con un alimentatore da rete capace di erogare 12Vcc e una corrente dellโordine dei 500 milliampere; come vedete dalle foto del prototipo, noi per le prove abbiamo applicato in serie al cavo dellโalimentatore un interruttore tipo quello per le abat jour, allo scopo di applicare e togliere tensione allโinsieme, ma se volete, potete ottenere lo stesso effetto montando su una parete della base un interruttore unipolare a pulsante o a levetta, elettricamente connesso in serie al filo positivo di alimentazione, prendendo spunto dalla Fig. 8.
Un’ultima nota riguarda la strip a LED, che nel nostro prototipo (lo vedete ad esempio dalla Fig. 9) รจ stata montata in diagonale, ma che se realizzate una struttura piรน lunga puรฒ essere posizionata parallela al lato lungo del coperchio, in posizione centrale (lungo la linea mediana); infatti la posizione obliqua non รจ obbligata ma nel nostro caso dipende soltanto dalle dimensioni del coperchio.
Il progetto
Una volta completato l’insieme, prima di utilizzarlo dovete settare il timer. Per lโimpostazione dei tempi, alimentate il circuito (magari per evitare accensioni indesiderate della strip a LED sconnettetene il positivo dallo scambio del relรฉ del timer) e fate in modo che il timer sia costantemente alimentato; allo scopo conviene momentaneamente ponticellare lโinterruttore reed.
Quindi premete brevemente il pulsante SET e quando il primo display (TIMER1) lampeggia premete i pulsantini PULSANTE+ o PULSANTEโ per impostare il tempo del TIMER1 (ossia quello che trascorre prima che la luce a LED UV-C venga alimentata) e poi nuovamente SET e quindi PULSANTE+ e PULSANTE- per definire sul display il tempo del TIMER2 (durata di accensione dei LED).
Questo valore รจ generico e per questo dovete premere a lungo il pulsante SET (circa 5 secondi) per entrare nelle impostazioni, ovvero per comunicare al timer che significato avranno: ore, minuti o secondi.
Quindi dopo la pressione prolungata di SET verrร visualizzato sul primo display โP0โ e sul secondo โ0โ; in questa modalitร il tempo che imposterete per TIMER1 e TIMER2 sarร in secondi; se volete che sia in minuti o in ore premete i pulsanti con le frecce fino a visualizzare l’impostazione corrispondente, considerando che P0 e 0 significa secondi, P0 e 1 minuti e P0 e 2 ore. A noi interessa il tempo in secondi quindi lasciate stare i pulsanti freccia e premete ancora brevemente il pulsante SET, cosรฌ da andare a impostare la โModalitร di funzionamentoโ; qui dovete utilizzare i pulsanti con le frecce per selezionare una delle sei modalitร descritte nelle pagine precedenti: il display in alto visualizza P1 e quello in basso 1.
Siccome a noi interessa far funzionare il timer in modalitร 3, agite sui tasti freccia fino a veder apparire 3 sul display inferiore.
A questo punto non premete alcun pulsante per almeno 5 secondi, cosicchรฉ il timer esce dalla modalitร impostazioni e passa nel normale funzionamento: il timer รจ pronto per operare con i tempi che avete impostato.
Rimuovete quindi il ponticello di cortocircuito dell’interruttore reed e il vostro sanificatore รจ pronto; metteteci dentro le mascherine che utilizzate per proteggervi dal COVID-19 o gli oggetti che desiderate disinfettare e chiudete il coperchio: il timer partirร e dopo 10 secondi accenderร i LED.Una nota prima di lasciarci: se avete dei vecchi circuiti che usano le EEPROM, potete utilizzare il sanificatore per cancellarle.