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Rilevatore di movimento basato sullโeffetto Doppler, realizzato abbinando un sensore specifico a un circuito che ne amplifica il segnale dโuscita.
Tra i dispositivi utilizzati nei sistemi di rilevamento della presenza e del movimento, da abbinare ad automatismi per lโapertura di porte e tornelli ma anche a impianti antifurto e anti-intrusione, spiccano i radar a infrarossi passivi (altrimenti detti P.I.R.) e i radar a microonde, i quali, rispetto ai primi, hanno la prerogativa di poter rilevare anche solo la presenza, ma soprattutto di riuscire a farlo persino se la persona o lโoggetto si trovano dietro pareti e porte, purchรฉ non in metallo o contenenti unโarmatura metallica.
Vi proponiamo un nuovo progetto sviluppato attorno a un prestante radar operante in banda X e precisamente a 10,525GHz (questa รจ la frequenza tipica, ma i sensori commercializzati in Italia di solito operano a 9,9 GHz), capace di rilevare il movimento di persone e di oggetti nel proprio raggio dโazione.
Il sensore cui ci riferiamo รจ il popolare HB100 (prodotto dalla Agilsense) che รจ un dispositivo realizzato su circuito stampato in SMD, contenente un oscillatore che emette microonde da unโapposita antenna puntata frontalmente e riceve da unโantenna ricevente, miscelando in un mixer RF i due segnali e sfruttando cosรฌ lโeffetto Doppler.
Lโelettronica รจ racchiusa frontalmente da un coperchio metallico (Fig. 1) che contiene anche le antenne per le microonde.
Prima di procedere va precisato che HB100 รจ in realtร una famiglia di radar a microonde, i cui componenti si distinguono essenzialmente per la frequenza di accordo dellโoscillatore locale.
Il nostro HB100 (quello impiegato nel progetto descritto in queste pagine) รจ un sensore Bi-Static basato su un oscillatore DRO e una coppia di antenne Microstrip patch array.
Quindi il sensore funziona puntando delle onde radio molto direttive in direzione frontale e rilevandone la riflessione sugli oggetti che incontra mediante uno stadio ricevente (front-end) il cui segnale viene miscelato in un mixer AF con quello dellโoscillatore interno, che รจ lo stesso che pilota lโantenna irradiante; dal miscelatore esce una media frequenza (IF=Intermediate Frequency) di valore pari alla differenza tra la frequenza irradiata e quella che viene ricevuta, la quale differirร se le onde saranno state riflesse da un corpo in movimento, proprio a causa dellโeffetto Doppler.
Il segnale IF รจ quindi quello che ci fornisce lโindicazione sul rilevamento di qualcosa che si muove davanti al sensore ed esiste solo quando cโรจ differenza tra la frequenza trasmessa (ossia generata dallโoscillatore locale) e quella ricevuta, questโultima dipendente da vari fattori come la massa e la velocitร di spostamento del corpo su cui avviene la riflessione (target) e da altro ancora.
I diagrammi di irradiazione sui piani orizzontale e verticale delle onde RF sono mostrati nella Fig. 2 e permettono di capire quali sono le zone ottimali di rilevamento del radar.
Schema elettrico del Radar a Microonde
Per utilizzare il segnale IF nella gran parte delle applicazioni pratiche, occorre un โcircuito di condizionamentoโ ossia un amplificatore, sostanzialmente, che ne renda il livello abbastanza elevato da poterlo poi inviare allโADC di un microcontrollore (come ad esempio quello di Arduino) o ad un comparatore di tensione che commuti la propria uscita in base al superamento di una soglia che possiamo considerare sia quella di allarme e che in pratica corrisponderebbe alla dimensione o comunque capacitร di riflessione del corpo in movimento, nonchรฉ della velocitร di spostamento del corpo stesso.
Il circuito che vi presentiamo in queste pagine รจ quindi un amplificatore di tensione che prima di tutto eleva fortemente il livello del segnale fornito dallโuscita IF del modulo radar a microonde e poi filtra, tagliandola superiormente, la banda di frequenze, in modo da pulire il segnale da disturbi e spurie sfuggite al modulo.
Diamo dunque uno sguardo allo schema elettrico che ci mostra un amplificatore a due stadi in cascata, realizzato con i due operazionali contenuti in un tradizionale LM358; il primo amplificatore lavora in configurazione non-invertente e il secondo (quello dโuscita) in modalitร invertente, quindi il segnale di uscita sarร in opposizione di fase rispetto a quello ricevuto dallโuscita del modulo a microonde.
Lโinsieme presenta un elevato guadagno in tensione perchรฉ il segnale fornito allโuscita dal sensore ha unโampiezza dellโordine di poche decine di microvolt; per lโesattezza, il guadagno (G) del primo stadio รจ dato dalla formula:
G = (R4+R5) / R4
e, considerando i valori dei componenti, รจ pari a 101 volte in tensione. La formula non tiene conto della reattanza capacitiva dei condensatori presenti sulla rete di retroazione, che alle frequenze di lavoro, ossia quelle tipiche prelevate da IF del sensore a microonde, รจ trascurabile.
Quello del secondo stadio si calcola in maniera leggermente diversa, trattandosi di un amplificatore invertente; piรน esattamente, la formula รจ:
G = – R8/R7
Il guadagno G vale quindi circa 122 volte. Anche per questo stadio valgono le considerazioni appena fatte riguardo alla reattanza dei condensatori.
Essendo, i due amplificatori, in cascata, il guadagno complessivo teorico รจ dato dal prodotto dei singoli guadagni, quindi corrisponde a 12.322.
Quindi un segnale che entra in U1a con ampiezza di 10 microvolt esce da U1b ampio 0,123V e quindi abbastanza da poter essere letto ad esempio dallโA/D converter di una scheda Arduino o di qualsiasi microcontrollore.
Entrambi gli operazionali, essendo il circuito alimentato a tensione singola rispetto a massa, sono polarizzati a riposo con metร del potenziale di alimentazione e, grazie ai condensatori inseriti nella rete di retroazione, in continua presentano guadagno unitario, cosรฌ da riportare allโuscita, sempre a riposo, metร della tensione di alimentazione.
Tale accorgimento si rende indispensabile perchรฉ altrimenti lโescursione della tensione dโuscita degli operazionali sarebbe solo per valori positivi e non negativi rispetto al riferimento a riposo; ponendo la tensione dโuscita a metร del potenziale di alimentazione, il segnale variabile amplificato potrร oscillare della stessa ampiezza sopra o sotto la tensione di riferimento, quindi gli operazionali potranno amplificare in maniera simmetrica.
La polarizzazione del caso si ottiene ricavando con il partitore resistivo R1-R2 metร potenziale di Vcc, quindi applicando tale tensione allโingresso non-invertente dellโU1a (piedino 3) mediante R6 e allโinvertente (piedino 2) di U2 direttamente; il condensatore elettrolitico C2, opportunamente calcolato, alle frequenze di lavoro praticamente cortocircuita il segnale, cosa necessaria perchรฉ essendo la rete di polarizzazione comune ai due operazionali, senza tale bypass il segnale dโingresso di U1a finirebbe allโinput invertente dellโU1b, saltando di fato il primo stadio.
Ad assicurare il guadagno unitario in continua provvede il condensatore C4 per il primo stadio e il C6 per il secondo, infatti nel primo caso, essendo la reattanza capacitiva di C4, in continua, di valore infinito e trovandosi il condensatore in serie a R4, G varrebbe 1. Quanto al secondo stadio, C6 va in serie a R7, quindi in continua il guadagno รจ unitario, essendo lโoperazionale retroazionato dalla sola R8.
Notate che ogni stadio amplificatore ha sulla retroazione un condensatore di piccolo valore, il cui scopo รจ determinare, insieme al resistore cui รจ collegato in parallelo, un โpoloโ ovvero una frequenza di taglio superiore che impedisca di amplificare le spurie AF sfuggite al modulo radar e propagate sulla linea dโuscita, lasciando trattare il solo segnale uscente da IF, che รจ nativamente a bassa frequenza.
Lโintero circuito viene alimentato con 5 volt, tramite i contatti Vcc e GND e la tensione alimenta tanto il doppio operazionale, quanto il sensore HB100, il quale allโinterno dispone dei condensatori di filtro dellโalimentazione necessari a evitare che disturbi originati nellโoscillatore possano uscire attraverso lโalimentazione.
Piano di montaggio del Sensore a Microonde
Elenco Componenti: R1, R2: 100 kohm (0603) R3: 12 kohm (0603) R4: 10 kohm (0603) R5, R8: 1 Mohm (0603) R6: 330 kohm (0603) R7: 8,2 kohm (0603) C1: 100 nF ceramico (0603) C2: 100 ฮผF 6,3 VL elettrolitico (รธ 4 mm) C3, C4: 4,7 ฮผF 6,3 VL elettrolitico (รธ 4 mm) C6: 4,7 ฮผF 6,3 VL elettrolitico (รธ 4 mm) C5, C7: 2,2 nF ceramico (0603) U1: LM358ADR U2: HB100 Varie: - Circuito stampato
Per lโalimentazione serve una fonte in grado di erogare una tensione continua del valore di 5V, preferibilmente stabilizzata, e una corrente di 60รท100 mA.
Per lโuscita utilizzate del cavetto schermato coassiale che permetta di portare il segnale al microprocessore limitando le interferenze captate.
Volendo potete integrare nel contenitore anche il circuito logico con il quale leggerete il segnale fornito dal circuito.
Quanto alle applicazioni pratiche del sensore, ricordiamo che puรฒ essere impiegato per ridurre i falsi allarmi nei sistemi anti-intrusione in abbinamento ai radar a infrarossi passivi (i popolari ed economici P.I.R.), ma anche per il rilevamento di persone o auto in modo da aprire automaticamente porte e cancelli motorizzati, ovvero accendere luci; inoltre puรฒ tornare utile nel rilevamento della velocitร dei veicoli, in virtรน del fatto che il segnale IF dipende, a paritร di massa e superficie dellโoggetto target, dalla velocitร di spostamento. Quindi ci si potrebbe costruire un autovelox.
In ogni caso il circuito utilizzato per leggere il segnale fornito dal sensore deve poter misurare la frequenza fornita, giacchรฉ รจ da essa che si ricavano le informazioni sulla velocitร di spostamento del corpo e quindi sul fatto che qualcosa si muove o meno di fronte al radar; il microcontrollore del caso -perchรฉ รจ di questo che si parla- dovrร stabilire una soglia di frequenza sotto la quale ignorare il movimento e superata la quale si puรฒ ritenere che qualcosa si muova di fronte al sensore, stabilendo di fatto la sensibilitร del rilevamento.
Per determinare la velocitร di spostamento, nel caso si desideri costruire un misuratore di velocitร , si potrร partire dallo shift di frequenza Fd e ricavare la velocitร di spostamento V dalla formula inversa semplificata:
V = Fd / 18,33
valida, come sempre, alle condizioni che lโoggetto si muova di moto rettilineo allontanandosi dal sensore HB100.
Quindi, ad esempio, se leggiamo allโuscita IF o comunque sullโOUT dellโamplificatore uno shift di frequenza di 183,3 Hz, in dette condizioni possiamo ritenere che lโoggetto rilevato si sposti a una velocitร di 10 km/h.
Per lโutilizzo del sensore va tenuto presente che il campo di sensibilitร sui piani verticale e orizzontale รจ quello descritto nei diagrammi polari proposti qualche pagina indietro nella Fig. 2.
Conclusioni
In questo articolo vi abbiamo proposto lโabbinamento tra il sensore radar a microonde della famiglia HB100 e un amplificatore di segnale, indispensabile ad esempio per far acquisire e gestire a un microcontrollore dotato di ADC integrato, il segnale di media frequenza risultante dal battimento e quindi frutto del rilevamento di un oggetto.
Il circuito puรฒ costituire la base per ottenere anche solo un rilevatore stand-alone basato su un comparatore che stabilisce una soglia oltre la quale considerare avvenuto il rilevamento.
Ma lโabbinamento a un microcontrollore nel quale gira un firmware adatto, puรฒ permettere ad esempio di rilevare la velocitร di un oggetto in movimento basandosi sulla differenza di frequenza (Doppler Shift) letta allโuscita IF.
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