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Piccolo circuito capace di generare onde sinusoidali, quadre, rettangolari, triangolari e a dente di sega. Lavora a una frequenza compresa fra 50 Hz ed oltre 5 kHz ed รจ basato con lโICL8038, un chip in grado di svolgere tutti i compiti richiedendo pochissimi componenti esterni.
Sul banco da lavoro di noi elettronici, oltre al tester e a una stazione saldante, dovrebbero esserci strumenti di misura come lโoscilloscopio e il generatore di segnali (come quello presentato in questo articolo); questโultimo si puรฒ autocostruire senza particolare fatica nรฉ grandi spese e a dimostrarvelo pubblichiamo in queste pagine proprio il progetto di un generatore di forme dโonda โessenzialiโ utili per svolgere le varie analisi e misure sui circuiti lineari, come gli amplificatori di potenza e di tensione (preamplificatori) ma anche su dispositivi audio e sui filtri.
Si tratta di un progetto di facile realizzazione creato tenendo conto delle esigenze degli sperimentatori, che spesso hanno poco denaro da spendere e che poco si prestano ai montaggi SMD che oggi imperversano anche nelle pagine delle riviste di elettronica. Insomma, un generatore per tutti, basato su un circuito integrato tra i piรน collaudati, vale a dire lโICL8038 della Harris, che vagamente richiama il piรน datato e famoso MAX038 della Maxim.
Lโintegrato ICL8038 รจ in grado di generare segnali di uscita ad onda sinusoidale, triangolare e quadra in un ampio campo di frequenze che spazia tra 0,001Hz e 300 kHz, ma nel nostro generatore ci limitiamo a lavorare da 50 Hz a 5 kHz.
Ma andiamo dunque ad analizzare il circuito del generatore di forme dโonda, che poi si riassume nellโintegrato ICL8038 e nei pochissimi componenti di contorno, giacchรฉ il chip svolge praticamente tutto al proprio interno, richiedendo solo i potenziometri e trimmer per impostare campi di frequenza e altre regolazioni.
Schema elettrico del generatore di forme dโonda
Il cuore del circuito รจ lโintegrato U1, che alimentato con la tensione continua proveniente da J1 si accende e inizia a generare la propria forma dโonda di base grazie allโoscillatore interno, se cosรฌ possiamo chiamarlo, che รจ un generatore dโonda triangolare e rettangolare unidirezionale basato su flip-flop.
Tutto ha origine in un blocco che opera la carica e scarica a corrente costante del condensatore di temporizzazione collegato tra il piedino TCAP (pin 10) e GND (pin 11) determinando una componente triangolare abbastanza precisa, giacchรฉ il condensatore viene caricato e scaricato attraverso un generatore di corrente costante e quindi la curva di carica e scarica รจ rettilinea.
A decidere quando smettere la carica per avviare la scarica provvede il blocco composto dai due comparatori di tensione interni, i quali comparano il potenziale sul condensatore con due tensioni di riferimento: quando il potenziale raggiunge la soglia alta, il rispettivo comparatore commuta andando a intervenire sullo switch CMOS interno che commuta il condensatore e quindi il piedino TCAP, dallโuscita del generatore di corrente costante usato in carica al carico ad assorbimento costante che opera, da questo momento, la scarica.
Non appena la tensione scende al disotto della soglia inferiore, lโaltro comparatore interviene pilotando con la propria uscita lo switch interno affinchรฉ commuti nuovamente in carica.
Le uscite dei comparatori funzionano quindi alternando i loro livelli logici e nellโintegrato vengono utilizzate per comandare gli ingressi di un flip-flop RS, la cui uscita produce unโonda rettangolare.
La tensione prelevata ai capi del condensatore di temporizzazione costituisce lโonda triangolare e viene inviata allโingresso di un buffer che la rende disponibile allโuscita dedicata (triangolare) ovvero al piedino 3 (TW=Triangular Wave) mentre lโuscita del flip-flop va ad un secondo buffer, che la rende disponibile al piedino 9 (SQW=SQuare Wave).
Quindi le onde triangolare e quadra escono dallโintegrato direttamente e sono generate direttamente.
Invece la sinusoidale viene ottenuta mediante un circuito โsine-shaperโ ossia un modellatore sinusoidale che riceve in ingresso lโonda triangolare e ne ricava una sinusoide; tale circuito consiste in un particolare amplificatore multistadio a base comune con elementi in cascata, retroazionati lโuno con lโaltro in modo da saturare progressivamente, ovvero da limitare il guadagno man mano che lโampiezza della triangolare cresce, cosรฌ da sagomarla, appunto, dando lโinviluppo sinusoidale.
Lo stadio sagomatore, visibile in basso a destra nello schema interno dellโintegrato proposto dalla Fig. 1, prende internamente il segnale triangolare presente sul piedino 3 (quello dโuscita del buffer della triangolare) e fornisce il proprio segnale al piedino 2 (SWO, ossia Sine-Wave output) rispetto a massa; รจ possibile, tramite la tensione applicata al piedino 12 dal potenziometro VR4 (inserito nel partitore resistivo di cui fanno parte anche R7 ed R8) modificare lโinviluppo della sinusoide entro certi limiti, per darle la sagoma migliore possibile.
La regolazione si puรฒ fare visivamente guardando il segnale su un oscilloscopio, o piรน precisamente ricorrendo a un distorsiometro.
La circuitazione interna allโICL8038 adotta soluzioni per garantire la produzione di un segnale sinusoidale abbastanza lineare e simile (se non uguale) a quello ottenibile da un oscillatore a sfasamento.
Unโinteressante funzionalitร di cui รจ dotato il chip della Harris รจ lo sweep, nel senso che mediante una tensione di controllo fornita dallโesterno al piedino FMSWP (8) รจ possibile far slittare di frequenza in alto o in basso i segnali prodotti, perchรฉ il relativo controllo va ad agire direttamente sui tempi di carica e scarica del condensatore di temporizzazione.
Notate che siccome lโintegrato non copre lโintero range di frequenza di cui รจ capace con un solo condensatore, abbiamo diviso il campo in due portate, montando nel circuito due condensatori collegati con un elettrodo a massa e lโaltro ciascuno a un estremo di un deviatore unipolare (siglato S1 nello schema elettrico) il cui elettrodo comune รจ collegato al pin 10, che รจ quello del condensatore di temporizzazione.
In tema di temporizzazioni, possiamo spiegare il ruolo del trimmer VR3 e dei resistori R5 ed R6, i quali formano il gruppo di resistenze che agiscono sul generatore di corrente costante che opera la carica /scarica del condensatore collegato tra il piedino TCAP e massa: lโintegrato permette di gestire distintamente i tempi di carica e scarica e quindi operare una variazione del duty-cycle dellโonda rettangolare, spaziando da un mino del 2% a un massimo del 90%.
Per essere precisi, il tempo di carica e quindi lโimpulso a livello alto dellโonda rettangolare (ovvero la rampa ascendente della triangolare) dipende dal resistore collegato tra il positivo di alimentazione dellโintegrato (piedino 6) e il piedino 4, mentre quello a livello basso (rampa discendente della triangolare) รจ correlato al valore del resistore connesso tra il positivo di alimentazione e il pin 5.
Chiamando Ra il resistore collegato al piedino 4, vale la relazione:
t1 = (Ra x C) / 0,66
dove C รจ il condensatore di temporizzazione inserito e t1 la durata della carica dello stesso e quindi del livello alto allโuscita SQW.
Invece la durata dellโimpulso a livello basso e quindi della scarica del condensatore รจ determinata da:
t2 = (Ra x Rb x C) / 0.66 (2Ra – Rb)
nella quale Rb รจ il resistore collegato al piedino 5.
Con due resistenze completamente separate, la frequenza di lavoro vale:
Oppure, se le resistenze sono uguali, la frequenza vale:
f = 0,33 / R x C
dove il valore R รจ uguale ad Ra e a Rb.
Nel nostro circuito abbiamo preferito tenere due resistori uguali, ma collegati al positivo di alimentazione tramite un trimmer che ha al positivo il cursore e ai due estremi si connette, appunto, ai resistori: questa soluzione consente di assegnare a ciascuno degli R5 (Ra) ed R6 (Rb) una porzione variabile della resistenza del VR3 a seconda della posizione assunta dal cursore e, per lโesattezza, uguale a cursore in centro, maggiore a R5 spostando il cursore verso R6 e viceversa.
Tradotto in pratica, cursore in centro significa unโonda quadra, cursore verso R5 unโonda rettangolare con duty-cycle via-via decrescente man mano che ci si avvicina alla R5 stessa e cursore verso R6 corrisponde ad avere una forma dโonda rettangolare con duty-cycle crescente piรน ci si avvicina alla R5 stessa.
Notate che la configurazione da noi adottata รจ la piรน semplice che ci permette di variare il duty-cycle del segnale prodotto mantenendo la frequenza costante, ovvero senza che la regolazione cambi la frequenza; infatti se si cambia una sola delle resistenze alla volta si varia il solo tempo di carica o scarica del condensatore di temporizzazione, cosicchรฉ lโonda quadra non รจ piรน tale ma diviene una rettangolare, con un duty-cycle diverso dal 50%.
Ma soprattutto cambia la durata del periodo, il che implica che la frequenza prodotta varia, cosa non ammissibile durante certe misure.
Va da sรฉ che variando il duty-cycle del segnale presente allโuscita SQW si deforma la sinusoidale e con essa la triangolare; piรน esattamente, riducendo il duty-cycle si stringe la semionda โpositivaโ della sinusoide e invece la quadra diventa un dente di sega.
Piano di montaggio del generatore di forme dโonda
Elenco Componenti: R1: 200 ohm 1% R2, R3, R4: 10 kohm 1% R5, R6, R7, R8: 33 kohm 1% VR1: Potenziometro 5 kohm VR2: Trimmer multigiri 5 kohm VR3: Trimmer 20 kohm VR4: Trimmer 100 kohm D1: 1N4007 D2: LED 3 mm rosso C1, C2: 100 nF ceramico C3: 10 nF ceramico C4: 1 nF ceramico C5: 220 ฮผF 10 VL elettrolitico U1: ICL8038 S1: Deviatore a slitta Varie - Zoccolo 7+7 - Manopola potenziometro - Morsetto 3 vie (2 pz.) - Circuito stampato S1464 (59x44 mm)
Nel circuito, la frequenza di lavoro si varia con il potenziometro VR1, perchรฉ fornisce allโingresso di sweep FMSWP la tensione di controllo; con il trimmer VR2 รจ possibile aggiustare il range.
La deviazione della frequenza ottenibile con la tensione applicata al piedino 8 รจ da intendersi rispetto al valore di base impostato con il gruppo R5, R6, VR3 e il condensatore di temporizzazione scelto mediante il deviatore singolo S1: con i trimmer al centro รจ esattamente quella, mentre portando i cursori verso il positivo di alimentazione cresce, dato che la frequenza รจ direttamente proporzionale al potenziale applicato al piedino 8.
Quindi portando i cursori verso massa si ottiene una diminuzione della frequenza rispetto a quella a riposo.
Notate che il trimmer consente di limitare il campo dโazione del potenziometro, tarandone lo sweep in modo fine, mentre il potenziometro esegue la regolazione grossolana, quindi per impostare la frequenza, prima ci si porta nei dintorni del valore desiderato con il potenziometro VR1 e poi con il trimmer si aggiusta il valore.
Bene, ciรฒ detto possiamo concludere lโanalisi dello schema elettrico con lโalimentazione, che รจ tipicamente a 12 volt e viene applicata al connettore J1, precisamente sui piedini 1 (negativo) e 2 positivo; tale tensione oltrepassa il diodo D1, che serve da protezione in caso di inversione di polaritร ) e opportunamente filtrata dai disturbi e dallโeventuale residuo di alternata dellโalimentatore, raggiunge il piedino 6 dellโICL8038.
Il LED D2, la cui corrente รจ limitata dalla resistenza R2, illuminandosi indica quando il circuito รจ sotto tensione e quindi operativo (possiamo montarlo sul pannello frontale una volta realizzato lo strumento).
Realizzazione pratica del generatore di forme dโonda
Giunti a questo punto, ritenendo di aver spiegato a dovere la teoria del circuito, possiamo vedere come realizzarlo in pratica: diciamo subito che la costruzione รจ semplicissima perchรฉ intanto il circuito stampato รจ a singola faccia, quindi per prepararlo vi basta scaricare nella sezione download di questa pagina la traccia lato rame, stamparla con il servizio PCBPRODUCTION.
Una volta preparata la basetta, potete montare i componenti partendo dalle resistenze e dal diodo D1, quindi procedendo con lo zoccolo per lโintegrato (meglio se del tipo con contatto โa tulipanoโ).
Sistemate quindi i trimmer e il potenziometro, come mostrano il piano di montaggio e le foto del prototipo, e poi i il deviatore miniatura a slitta S1.
I componenti polarizzati, quindi il diodo al silicio D1 e lโintegrato, vanno orientati come indicato nella disposizione componenti illustrata in queste pagine.
Collocate via-via i componenti restanti, quindi date unโocchiata finale ed inserite lโICL8038 Raccomandiamo di utilizzare condensatori a bassa tolleranza per la sezione di impostazione delle portate, ossia C3 e C4, perchรฉ determinano la temporizzazione; รจ anche buona cosa scegliere condensatori a bassa deriva termica, ossia con ridotto coefficiente di temperatura, cosรฌ da assicurare la stabilitร della frequenza durante il funzionamento.
Diciamo che vanno bene dei condensatori a film di poliestere a bassa tolleranza (5%, contraddistinti dalla lettera J). Quanto alle resistenze, non vi sono particolari problemi.
Terminato il montaggio, il circuito รจ pronto per lโuso e potete collaudarlo con un oscilloscopio; ricordate che lโalimentazione devโessere molto stabile e ben filtrata, onde evitare la sovrapposizione di interferenze che โsporcherebberoโ il segnale prodotto.
Racchiudete il circuito in un contenitore adatto, fissandolo poi al pannello frontale con apposite
colonnine distanziatrici; le uscite di segnale vanno collegate con del cavetto schermato coassiale (la cui calza schermo va alla massa del PCB) a dei connettori BNC femmina da pannello, che conviene perรฒ isolare dal frontale dello strumento, se รจ di metallo: infatti il contenitore va collegato alla massa dellโalimentatore in un solo punto, mentre ogni BNC va connesso alle rispettive piazzole usando cavetto schermato coassiale (la maglia di schermo va a massa ed allโesterno del BNC, mentre il capo centrale deve essere connesso al contatto interno ed alla piazzola di segnale).
Potete anche utilizzare prese RCA invece delle BNC, procurandovi poi i cavi adattatori RCA/BNC: la frequenza di lavoro del generatore di funzioni non รจ tanto alta da creare problemi con gli RCA.
Montando il circuito in un contenitore, portate fuori da esso il potenziometro e montatelo a pannello, connettendolo con corti spezzoni di filo; idem per il deviatore S1, i cui fili devono essere il piรน corto possibile, onde evitare di introdurre induttanze parassite nel circuito si carica e scarica del condensatore di temporizzazione.
Regolazioni e utilizzo del generatore di segnali
Il generatore di forme dโonda, una volta montato e inscatolato รจ subito funzionante, tuttavia รจ opportuno andare a regolare quantomeno la distorsione dellโonda sinusoidale, giacchรฉ tale segnale viene ricavato da un circuito sagomatore, il cui funzionamento viene ottimizzato grazie a unโattenta regolazione del trimmer VR4; questโultimo va a intervenire, come vedete nello schema interno dellโintegrato proposto nella Fig. 1, sulla polarizzazione di base dei transistor componenti il sagomatore sinusoidale e permette di arrivare a una distorsione anche inferiore allโ1%, il che, considerando il tipo di integrato e il suo target commerciale, รจ un ottimo risultato.
Comunque la regolazione va effettuata collegando tra la massa e lโuscita sinusoidale del circuito la sonda di un oscilloscopio e impostando la base dei tempi e la sensibilitร (V/div.) in modo da visualizzare lโonda piรน grande possibile; a questo punto si va a ruotare il cursore del predetto trimmer in un verso e nellโaltro fino ad ottenere unโonda che sia la piรน armonica possibile, vale a dire meno distorta che si puรฒ. Fatto ciรฒ, si puรฒ ritenere tarato il circuito.
Nellโuso del generatore va inoltre considerato che le uscite ad onda triangolare e sinusoidale presentano una tensione di riposo, ossia un offset di cui va tenuto conto se si pilotano circuiti accoppiati in continua; infatti le onde che vedete nella Fig. 2 sono state ottenute impostando nellโoscilloscopio lโaccoppiamento AC e pertanto sono riferite allโasse degli zero volt, ma in realtร oscillano intorno al valore continuo presente in condizioni di riposo.
Volendo ottenere dal generatore un segnale senza tensione di polarizzazione, occorre accoppiare le uscite triangolare e sinusoidale mediante un condensatore elettrolitico, possibilmente di buona qualitร e quindi al tantalio, da 47 ยตF, valore che dovrebbe assicurare una buona risposta con carichi allโuscita di impedenza compresa nel range ammesso dallโintegrato, considerando che lโimpedenza dโuscita interna รจ 200 ohm.
Non serve accoppiamento, invece, per lโonda rettangolare, giacchรฉ oscilla tra zero volt e il valore di picco, che รจ poco inferiore a quello del potenziale di alimentazione dellโintegrato; peraltro un condensatore andrebbe ad alterare sensibilmente la forma dโonda, inclinando i livelli degli impulsi a decrescere nel tempo.
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Gerber Generatore di funzioni
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Conclusioni
Il generatore qui proposto รจ un progetto pensato per chi debba eseguire prove su circuiti di bassa frequenza senza troppe pretese: si assembla in fretta e facilmente e si utilizza altrettanto semplicemente, senza criticitร . ร inoltre una buona base, elaborabile per avere prestazioni piรน spinte.